Condono INPS 2018 cos’è e come funziona la rottamazione cartelle esattoriali con la definizione agevolata contributi non versati denunce omesse o tardive.
Condono Inps 2018, rottamazione cartelle bis con la definizione agevolata dei carichi affidati alle Agenzie della Riscossione, AdR, notificate a contribuenti dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2017, questo è quanto sarà previsto dal nuovo decreto collegato alla Legge di Bilancio 2018.
In vista quindi della nuova rottamazione cartelle bis Inps 2018, andiamo a vedere nello specifico:
Condono Inps cos’è?
Condono cartelle di pagamento INPS come funziona;
Rottamazione cartelle Inps emesse da Equitalia;
Come fare domanda di condono cartelle Inps;
Cosa rientra nel condono;
Perché la definizione agevolata non può attestare la regolarità contributiva.
Condono INPS 2018: cos’è?
Che cos’è il Condono Inps 2018? Il condono Inps, meglio conosciuto con il nome di condono cartelle Equitalia o rottamazione cartelle bis, è la possibilità per i contribuenti che hanno ricevuto una cartella di pagamento ma che non l’hanno pagata entro i tempi previsti, di mettersi in regola con il Fisco, attraverso una procedura chiamata definizione agevolata dei ruoli emessi, notificati e non pagati all’Agente della Riscossione.
Andiamo quindi a vedere come funziona il condono Inps rottamazione cartelle bis, alla luce delle novità introdotte con il decreto collegato alla legge di Bilancio 2018 e al messaggio INPS n. 824 del 24 febbraio 2017, con cui l’Istituto ha provveduto a fornire ai contribuenti, i chiarimenti necessari su come funziona la procedura di definizione agevolata delle cartelle esattoriali INPS emesse da Equitalia o altre agenzie della riscossione e come fare domanda di rottamazione di cartelle di pagamento, ossia, come presentare la richiesta di condono Inps ed entro quando.
Rottamazione cartelle bis 2018 Inps: come funziona?
Come funziona la rottamazione cartelle bis 2018 Inps? Il funzionamento del nuovo condono Inps 2018 delle cartelle esattoriali è spiegato dall’Istituto stesso con il messaggio n. 824 del 24 febbraio 2017, che illustra come funziona la procedura di definizione agevolata delle cartelle esattoriali per debiti Inps, ponendo l’attenzione su due questioni delicate:
1) chiarendo quali sono le somme che i contribuenti devono effettivamente pagare qualora decidano di optare per il condono e le istruzioni in merito alle c.d. “somme aggiuntive”;
2) gli effetti che la domanda di condono Inps hanno sul rilascio del Documento di Regolarità Contributiva (DURC).
Per quanto riguarda il primo punto, l’INPS, conferma in pratica che accedendo al beneficio della definizione agevolata delle cartelle INPS, si ottiene una notevole riduzione degli importi affidati all’Agente della Riscossione a titolo di sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive.
Tuttavia, ricorda l’INPS, rimane fermo l’integrale versamento delle somme dovute a titolo di capitale e di interessi mentre le somme aggiuntive e gli interessi sono dovuti dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni, ai sensi dell’articolo 116, commi 8 e 9 L. 388/2000.
Rottamazione bis Inps 2018: per quali cartelle si può richiedere?
Su quali cartelle Inps si può richiedere la rottamazione bis 2018? La domanda rottamazione cartelle bis nel 2018, secondo quanto previsto dal decreto collegato alla legge di bilancio 2018, si può richiedere solo sulle seguenti cartelle di pagamento Inps:
Vecchie cartelle condonate di cui il contribuente non ha versato la rata di luglio e settembre 2017: in questo caso, i contribuenti, possono essere riammessi alla rottamazione purché le rate omesse siano pagate entro il 7 dicembre. Alla rottamazione bis, possono quindi essere riammessi tutti i cittadini ed imprese che per errore, disguidi o mancanza fondi, non hanno pagato le rate della rottamazione.
Vecchie cartelle non ammesse alla definizione agevolata perché non in regola con i pagamenti della rateizzazione: per i suddetti contribuenti, è consentita la riammissione: 1) presentando l’apposita domanda entro il 31 dicembre 2017; 2) pagando le rate scadute entro il 31 maggio 2018; 3) pagando il totale condonato entro il 31 luglio 2018.
Nuove cartelle esattoriali notificate dal 1° gennaio al 30 settembre 2017: per accedere alla nuova rottamazione bis Inps, il contribuente deve presentare la domanda entro il 15 maggio 2018 e versare l’importo condonato al massimo in 5 rate di pari importo nei mesi di: luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.
Condono Inps: quando sono dovute le somme aggiuntive e gli interessi?
Quando sono dovute le somme aggiuntive e gli interessi sulle somme condonate, è spiegato sempre nel messaggio n. 824 dall’INPS, che afferma quanto segue:
Mancato o ritardato pagamento di contributi o premi: non sono dovute le somme aggiuntive ed interessi se il loro ammontare rilevabile dalle denunce e/o registrazioni obbligatorie, prevede una sanzione, in ragione d’anno, pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti. In questo caso però, la sanzione, non può essere più alta del 40% rispetto agli importi non versati.
Evasione relativa a registrazioni – denunce obbligatorie omesse o difformi: le somme aggiuntive e gli interessi di mora non sono dovuti, in questo caso il datore di lavoro è tenuto al pagamento di una sanzione pari al 30% in ragione d’anno. Tale sanzione però, non può essere al di sopra del 60% degli importi non pagati.
Dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni previste al punto 1 e 2, sono dovuti sul debito contributivo sia le somme aggiuntive che gli interessi di mora.
Rottamazione cartelle esattoriali INPS effetti sul DURC:
La Rottamazione cartelle esattoriali INPS e gli effetti sul DURC, son stati spiegati dall’Istituto sempre con il messaggio del 24 febbraio 2017.
Secondo quanto chiarito dall’Inps, la definizione agevolata si perfeziona solo se il contribuente provvede a versare le somme dovute in un’unica soluzione o con l versamento della prima rata, qualora richieda la rateizzazione degli importi condonati.
Pertanto, fino a quando l’Agente della Riscossione comunica al contribuente le somme condonate da pagare, rimane sospesa l’attività esecutiva, ma non quella dell’ente impositore.
Ciò significa che secondo la norma attuale:
il contribuente continua ad essere debitore nei confronti di Equitalia e INPS fin quando non effettua il pagamento ma non può ottenere l’attestazione della regolarità contributiva con il DURC, anche se ha presentato la domanda di adesione alla procedura di definizione agevolata delle cartelle di pagamento.
L’Inps, invece, analizzando già i casi precedenti, il DURC è stato rilasciato a chi ha presentato l’istanza di rateazione alla data di entrata in vigore del nuovo decreto;
Possibile soluzione proposta dai Consulenti del lavoro potrebbe essere:
presentare domanda di rateizzazione e pagare la prima rata;
sospendere successivamente i versamenti, in quanto restano sospese, fino al termine per il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, le scadenze delle rate di tutti i vecchi piani di dilazione già accordati dall’Agente della Riscossione.
presentare istanza per la definizione agevolata delle cartelle.
Seguendo questa procedura, si dovrà pagare una rata della rateazione concessa, chiedere la definizione agevolata ed ottenere il DURC positivo.
Domanda rottamazione cartelle Inps 2018: modulo, scadenza e come si presenta?
I contribuenti per aderire al condono Inps 2018 devono procedere alla presentazione dell’apposita domanda entro una determinata scadenza e secondo modalità precise.
Domanda rottamazione cartelle INPS 2018 modulo: il modulo domanda per accedere alla definizione agevolata dei ruoli Inps affidati ad Equitalia o all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, deve essere ancora approvato.
Domanda rottamazione cartelle bis INPS 2018 scadenza: la domanda per la definizione agevolata può essere inoltrata entro la scadenza del 15 maggio 2018. L’Agente poi, comunicherà al contribuente l’ammontare complessivo delle somme Inps dovute ed invierà i bollettini di pagamento.
Domanda rottamazione cartelle INPS 2018 come di presenta e documenti: il modulo domanda condono Inps 2018 può essere presentata in due modi:
presso gli Sportelli dell’Agente della riscossione utilizzando l’apposito modulo;
via PEC: inviando il modulo debitamente compilato in ogni sua parte, allegando la copia del documento di identità.
Come s paga l’importo cartelle Inps condonate? Mediante:
Bollettini precompilati;
Domiciliazione bancaria, sul conto della banca;
Pagamento diretto agli sportelli del concessionario della riscossione.
Per chi sceglie la rateizzazione, è possibile pagare l’importo condonato in un massimo di 5 rate e su ognuna, saranno calcolati gli interessi.
Per chi richiede l’adesione tramite il modulo domanda ufficiale, ma poi non paga o paga le rate in ritardo o in modo insufficiente, l’AdER, farà decadere immediatamente il beneficio della rottamazione e farà riprendere il conteggio delle sanzioni e degli interessi delle vecchie cartelle.