EUROPA
Horizon/1 – Dallo Sme Instrument 480 milioni per la ricerca e l’innovazione
Con un budget che sfiora i 480 milioni di euro nel solo 2018, Sme Instrument, la costola di Horizon dedicata agli incentivi per le piccole e medie imprese, ha lanciato una call (Eic-Smeinst-2018-2020), in due fasi, per sviluppare nuove idee di business e testare la fattibilità tecnica e il potenziale commerciale di un’innovazione traducendola in un business plan (ovvero gli studi di fattibilità previsti nella fase 1 della call che distribuiranno 50mila euro a singolo progetto della durata di 6 mesi ). Inoltre la call eroga contributi per trasformare la propria idea di business in un prodotto pronto per il mercato: le attività possono includere, per esempio, la messa a punto di prototipi, test, collaudi e proiezioni di mercato (fase 2 della call). Si può presentare domanda anche per una sola delle due fasi. Le call prevedono diversi cut-off (finestre per la presentazione delle candidature): si va da febbraio 2018 a novembre 2020 per la fase 1 e da gennaio 2018 a ottobre 2020 per la fase due.
Qui le altre informazioni.
Horizon/2 – Fast Track to Innovation, 100 milioni per le partnership
Vale 100 milioni la call di Fast Track to Innovation lanciata nell’ambito di Horizon 2020. La call è indirizzata alla ricerca di uno o più partner per accelerare il lancio sul mercato di un prodotto innovativo industriale in un massimo di tre anni. Si tratta di uno strumento che permette di ottenere fondi in uno schema aperto e accessibile per far crescere le idee elaborate dai consorzi di innovatori di tutti i tipi e dimensioni in tutta Europa. Nella partnership è obbligatorio inserire un socio industriale. Possono partecipare anche le università e i centri di ricerca. Tetto massimo per singolo progetto: 3 milioni di euro. Le domande possono essere inviate nelle diverse finestre aperte nel biennio (cut-off): si va da febbraio 2018 a ottobre 2020.
Qui le altre informazioni.
Horizon/3 – Via a 115 milioni per la digitalizzazione dell’industria Ue
Con una call da 115 milioni di euro lanciata il 31 ottobre scorso (H2020-DT-2018-2020), il programma Horizon 2020 punta alla digitalizzazione del sistema industriale europeo. L’invito a presentare proposte che si articola in quattro azioni tutte in scadenza il 17 aprile 2018, finanzia i progetti per la creazione di hubs di innovazione digitale, piattaforme digitali e prototipi sperimentali su larga scala: due leve sulle quali la Ue sta puntando per facilitare l’accesso all’innovazione digitale delle imprese europee così da migliorarne la competitività, i processi di produzione e i servizi. Tra i requisiti necessari per partecipare alla call, anche la destinazione di almeno il 50% del budget dell’investimento iniziale a favore delle piccole e medie imprese. Le quattro azioni della call sono «single-stage» e quindi a scadenza unica.
Qui maggiori dettagli sulla call.
Cosme/1 – Partenariati strategici nella specializzazione intelligente
È già aperta e funzionante a tutti gli effetti la call (COS-2017-3-02 ) per lo sviluppo di partenariati strategici europei di cluster per investimenti nel settore della specializzazione intelligente. Si tratta di un invito del valore di 2,8 milioni di euro per la composizione di partenariati tra organizzazioni di cluster, altre organizzazioni di reti di imprese, centri tecnologici e parchi scientifici: il tutto per promuovere collaborazioni interregionali e attività di innovazione tra gruppi di piccole e medie imprese in aree tematiche specifiche e industrie correlate.«L’obiettivo di questo invito a presentare proposte – spiega Cosme nella presentazione della call – non è quello di sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi con partner strategici in paesi terzi al di fuori dell’Europa, ma di sostenere la cooperazione interregionale a favore delle Pmi, i loro progetti di investimento su scala e comuni in Europa». La sovvenzione massima per progetto sarà di 350.000 euro, Easme – l’agenzia europea che gestisce la call – prevede di finanziare otto proposte. La sovvenzione è limitata a un tasso massimo di rimborso del 75% dei costi ammissibili.
Qui tutte le informazioni.
REGIONI
Il Piemonte finanzia le imprese agricole contro le calamità naturali
Il bando, lanciato con decreto dirigenziale 9 novembre 2017, n. 1118 (Bur 23 novembre 2017 n. 47) finanzia le aziende agricole per l’acquisto di reti antigrandine a protezione delle coltivazioni.
Beneficiari sono agricoltori e imprese agricole piemontesi.
Le risorse a valere sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ammontano a 4 milioni di euro. Ogni beneficiario può presentate più domande di aiuto, una per ogni intervento riferita a specifici impianti di protezione con reti antigrandine.
Ogni impianto di protezione deve essere riferito a uno specifico prodotto la cui coltivazione è in essere al momento della presentazione della domanda.
Le spese possono coprire l’acquisto e l’installazione delle reti antigrandine.
La domanda di sostegno può essere presentata fino al 23 marzo 2018.
La domanda va presentata esclusivamente in formato digitale attraverso il servizio “Psr 2014-2020”, pubblicato su questo portale , nella sezione “agricoltura”.
Qui tutte le informazioni.
Liguria/1 – Incentivi alle strutture ricettive all’aria aperta
La Regione con la deliberazione del 17 novembre 2017 n. 927 ha lanciato un nuovo bando per aiutare la ricettività turistica ligure dopo quello dedicato agli alberghi.
Beneficiari sono piccole, micro e medie imprese che esercitano attività ricettiva all’aria aperta (campeggi, villaggi turistici e parchi per vacanze).
Il budget è di 1 milione di euro (800.000 destinati alla riqualificazione di strutture ricettive esistenti, 200.000 per nuove strutture ricettive).
Tra le spese ammissibili rientrano quelle di progettazione lavori, esecuzione di opere murarie, acquisto di macchinari e attrezzature, nonché quelle destinate al miglioramento dell’efficienza energetica.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato per un ammontare non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 90.000 euro.
È possibile presentare domanda fino al 20 aprile 2018. Le domande di ammissione all’agevolazione, vanno inoltrate esclusivamente tramite il sistema “bandi on line” .
Qui tutte le informazioni.
Liguria/2 – Via al bando 2017 per le piccole e medie imprese turistiche
A partire dal 30 novembre 2017 le imprese turistiche della Liguria potranno accedere ai finanziamenti del bando approvato con deliberazione n. 661/2017.
La dotazione del bando è di 6 milioni di euro cui aggiungere 6 milioni di euro di cofinanziamento bancario. Ammessi a finanziamento sono Piani di riqualificazione dell’offerta turistica ligure finalizzati allo sviluppo e competitività delle strutture ricettive alberghiere proposti da micro, piccole e medie imprese.
Il finanziamento, a sostegno del Piano di riqualificazione ha natura ipotecaria ed è concedibile per un ammontare non inferiore ad 150.000 euro e non superiore a 800.000 euro fino al 100% del Piano di riqualificazione stesso.
Le spese ammissibili sono quelle funzionali allo sviluppo ed alla competitività delle strutture ricettive (progettazione lavori, opere murarie, acquisto di macchinari e impianti, introduzione sistemi di qualità e adesione a sistemi di certificazione ambientale quali Iso, Emas, Ecolabel). Una quota del 50% del finanziamento è concessa a valere su fondi privati messi a disposizione da una Banca convenzionata e una quota del 50% dello stesso è concessa da Filse (Finanziaria ligure per lo sviluppo economico) a valere su fondi regionali.
Le domande vanno inoltrate esclusivamente utilizzando ilsistema «bandi on line» fino al 20 marzo 2018 unitamente alla copia della richiesta di finanziamento alla Banca convenzionata.
Qui le altre informazioni.
Veneto/1, premi per l’efficientamento energetico delle Pmi
Dalla Regione Veneto arriva il sostegno all’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. Il bando, approvato con Dgr 12 ottobre 2017, n. 1630 stanzia 6 milioni di euro.
L’incentivo è nella forma del contributo a fondo perduto e beneficiarie sono le micro, piccole e medie imprese del Veneto. È ammessa una sola domanda di contributo.
Sono ammessi progetti coerenti col Piano energetico regionale e finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica effettuata dall’impresa.
Il contributo a fondo perduto è pari al 30% della spesa ammissibile
Le domande vanno presentate per via telematica usando il Sistema informativo unificato della Programmazione unitaria (Siu) della Regione.
Qui tutte le informazioni sul bando.
Veneto/2, finanziamenti per le imprese culturali
C’è ancora tempo per partecipare al bando di sostegno all’avvio, insediamento e sviluppo di imprese culturali, creative che producono e distribuiscono beni o servizi nell’ambito delle arti dello spettacolo, delle arti visive, del patrimonio culturale, dell’audiovisivo, dei video giochi, dei nuovi media, della musica e dell’editoria.
Il bando approvato con Dgr 2083/2017 stanzia 1.262.667,84 a valere sul Por Fesr 2014-2020 – Asse 3 Competitività dei sistemi produttivi. Soggetti beneficiari sono le micro e piccole e medie imprese del Veneto. Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema produttivo, oltre a generare nuove opportunità occupazionali.
Sono ammissibili spese per beni materiali e immateriali (come acquisto di hardware, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica; progettazione, direzioni lavori e collaudo connesse alle opere edili/murarie; spese di costituzione della società o dell’associazione di professionisti; consulenze specialistiche; opere edili/murarie e di impiantistica; programmi informatici; promozione dell’impresa; locazione o affitto di immobili).
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo di 140.000 euro corrispondenti ad una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a 200.000 euro. Il limite minimo di spese ammissibili è 14.000 euro (spesa rendicontata ammissibile pari a 20.000 euro).
Domande fino alle ore 18 del 12 marzo 2018 esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema informativo unificato della programmazione unitaria (Siu) della Regione. Valutazione con procedimento a graduatoria.
Qui tutte le informazioni sul sito della Regione alla pagina
Lombardia/1 – Fondi per il sostegno della biodiversità
La Lombardia con decreto 5 dicembre 2017, n. 15480 (Bur 14 dicembre 2017, n. 50), ha approvato le disposizioni attuative per la presentazione delle domande relative a investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità e finalizzati prioritariamente alla miglior gestione delle risorse idriche.
Si tratta di due misure diverse rivolte agli stessi soggetti: imprenditori agricoli individuali o società agricole di persone, capitali o cooperative; persone giuridiche di diritto privato gestori del territorio.
Per la conservazione della biodiversità sono stanziati € 1.500.000, per la migliore gestione delle risorse idriche il budget è di 4.500.000 di euro
Per la conservazione della biodiversità sono finanziati interventi come la costituzione di strutture vegetali lineari, come siepi e filari, composti da specie autoctone, che aumentano la complessità dell’ecosistema, arricchiscono e diversificano il paesaggio rurale, potenziano le reti ecologiche e creano luoghi di rifugio e riproduzione della fauna selvatica, svolgendo un’importante azione di salvaguardia della biodiversità animale e vegetale.
Per la migliore gestione delle risorse idriche vengono finanziati interventi quali la costituzione di fasce tampone boscate, il ripristino della funzionalità dei fontanili, la realizzazione di zone umide e di pozze e altre strutture di abbeverata.
L’agevolazione, nella forma del contributo in conto capitale è pari al 100% della spesa ammessa a contributo. L’importo massimo di spesa ammessa per ciascuna domanda è fissato in 100.000 euro. Domande fino al 16 aprile 2018.
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (Sis.Co.) entro il termine di chiusura del bando, previa apertura e aggiornamento del fascicolo aziendale informatizzato completo di indirizzo Pec, codice Iban e partita Iva. Selezione attraverso procedura valutativa a graduatoria.
Qui tutte le informazioni.
Lombardia/2 – Aiuti agli studi con il «bollino» di qualità
Via allo sportello della linea Intraprendo che riapre i battenti con una dotazione di 7 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto e prestiti a tasso zero che la Regione Lombardia insieme a Finlombarda concedereranno a sostegno di imprese e professionisti, in particolare giovani e over 50, che abbiano ottenuto una dichiarazione di qualità del progetto da parte di istituzioni pubbliche o privati. Domande solo per via telematica attraverso alla piattaforma Siage.
Qui le altre informazioni.
Toscana/1 – Voucher per imprenditori over e under 40
Mezzo milione di euro per i professionisti che abbiano compiuto 40 anni: la Regione Toscana ne sostiene la competitività professionale, attraverso percorsi formativi specifici e altamente qualificati: un’opportunità acquisire competenze specialistiche necessarie alla riqualificazione e alla permanenza nel mondo del lavoro. Il contributo minimo è di duecento euro ma si può arrivare fino a tremila: sarà concesso al beneficiario del voucher o, tramite delega, all’ente che organizza il corso. Possono farne richiesta i lavoratori autonomi di tipo intellettuale, chi è iscritto all’albo di un ordine, di un collegio o di una associazione professionale, oppure chi è iscritto alla gestione separata Inps, purché residenti o domiciliati in Toscana, in possesso di partita Iva. Domande online (a scadenze trimestrali) entro 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.
Ammontano a circa 929.000 euro le risorse per giovani professionisti e imprenditori fino a quaranta anni, previste dal bando che scade il 3 aprile: l’obiettivo è favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) con azioni di formazione continua, anche per sostenere l’adattabilità delle imprese (e per favorire passaggi generazionali). Il contributo regionale concesso è di 3.000 euro a beneficiario. L’intervento è cofinanziato dal Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, dalle risorse finanziarie stanziate sull’asse A “Occupazione”.
Qui tutte le informazioni per i professionisti over 40
Qui tutte le informazioni per i professionisti under 40
Toscana/2 – Finanziamenti a tasso zero per le startup
C’è ancora tempo per presentare le domande finanziamenti a tasso zero per startup e nuove imprese lanciate dalla Regione Toscana con il bando approvato con decreto dirigenziale 31 agosto 2017, n. 12603. Il budget iniziale è di 16 milioni di euro.
Possono presentare domanda le micro e piccole imprese, nonché i liberi professionisti in quanto in Toscana equiparati alle imprese (Dgr n. 240/2017) la cui costituzione è avvenuta nei due anni precedenti la presentazione della domanda; oppure le persone fisiche intenzionate ad avviare entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda una micro o piccola impresa o un’attività di libero professionista.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, comunque di importo non superiore a 24.500 euro. La durata del finanziamento è di 7 anni (84 mesi di cui 18 di preammortamento).
Il costo totale ammissibile del progetto presentato non deve essere inferiore a 8.000 euro e superiore a 35.000 euro.
Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento risorse esclusivamente per via telematica accedendo a questo sito web , previa registrazione account alla piattaforma.
Qui le altre informazioni.
Toscana/3, ultima occasione per la formazione dei manager
Ultima scadenza per i manager delle aziende toscane per l’accesso ai voucher formativi nell’ambito dell’Industria 4.0. Il budget dell’avviso, lanciato per la sua prima tranche di contributi ad aprile 2017, è di 500.000 euro.
Possono presentare domanda di richiesta dei voucher manager delle imprese private, o a prevalente capitale privato, cioè dirigenti/quadri d’azienda secondo il Ccnl di riferimento che svolgono funzioni apicali, in servizio presso unità produttive ubicate sul territorio regionale della Toscana
I voucher sono utilizzati per la partecipazione a percorsi formativi tesi a rafforzare e aggiornare le competenze nell’ambito Industria 4.0. In particolare corsi che forniscano una visione ampia e strategica del ruolo delle tecnologie digitali nelle imprese, corsi che forniscono una panoramica sulle principali tecnologie digitali e soluzioni applicative, corsi che consentono la definizione di strategie l’avvio di un processo di digitalizzazione dell’impresa.
L’importo massimo del voucher individuale è di 2.500 euro, Iva inclusa. Il costo minimo del percorso formativo oggetto del voucher deve essere di almeno 200 euro Iva esclusa; non saranno concessi voucher per corsi di formazione di costo inferiore.
Nel periodo di validità dell’avviso, il richiedente potrà beneficiare di un solo voucher.
Possono beneficiare dei voucher solo i percorsi di formazione avviati successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda.
Sono ammissibili master universitari.
Domande fino al 30 marzo 2018 solo per via telematica utilizzando la piattaforma web.
Qui le altre informazioni
L’Umbria aiuta le startup innovative
È stato approvato con decreto 13 novembre 2017, n. 11805 il bando 2017 a sostegno delle nuove Pmi innovative che ha l’obiettivo di incentivare la creazione di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca ai fini della valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o dello sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi ad alto contenuto innovativo. Le risorse, a valere sul Por Fesr 2014-2020, ammontano a 1.300.000 euro. In particolare in linea con la Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente, il bando promuove e sostiene nuova imprenditorialità basata sulla conoscenza orientata ai mercati internazionali. L’intenzione è di contribuire a favorire l’aumento di una cultura imprenditoriale, con particolare riguardo ai settori knowledge intensive e a conferire una maggiore attrattività a talenti e professionalità qualificate. I progetti presentati dalle imprese devono andare in questa direzione. L’ammontare complessivo delle spese ammissibili non può essere inferiore a 30.000 né superiore a 500.000 euro.
Le richieste di agevolazione dovranno essere compilate e presentate alla Regione Umbria esclusivamente mediante piattaforma informatica.
Domande fino al 29 giugno 2018.
Qui le altre informazioni.
Marche, aiuti alle Pmi per commercilizzare i progetti di R&S
Supportare l’ingegnerizzazione e l’industrializzazione dei risultati della ricerca e dello sviluppo sperimentale delle piccole imprese è lo scopo del bando lanciato dalla Regione Marche. Le risorse, a valere sul Programma operativo regionale (Por) Marche – Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 sono pari a 9.000.000 di euro.
Beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata.
Le attività finanziabili sono programmi di investimento diretti a realizzare progetti di ricerca che innovino prodotti e/o processi produttivi, che possano portare vantaggi competitivi.
Il bando è diretto anche a supportare le imprese dalla fase della ingegnerizzazione dei prodotti fino alla fase di commercializzazione del prodotto sul mercato riducendo il potenziale divario tra produzione di conoscenze e successiva commercializzazione, con particolare riferimento alla verifica delle performance del prodotto/processo (test/prove/linee pilota), alla ottimizzazione dei costi di produzione e dei costi di trasporto, al miglioramento degli aspetti organizzativi e della logistica, alla riduzione del time to market, alla individuazione dei servizi aggiuntivi da offrire al consumatore finale, fino alla promozione del nuovo prodotto sui mercati di riferimento, sia nazionali che internazionali.
Le imprese devono dimostrare che i programmi di investimento rientrano all’interno di almeno uno degli ambiti tecnologici definiti dalla Strategia di specializzazione intelligente: domotica, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere.
Il costi ammissibili non devono essere inferiori a 150.000 di euro e superiori a 800.000 euro. Per i progetti presentati da imprese in forma associata, il costo totale ammissibile non deve essere superiore a 1.500.000 di euro fino al un massimo di 500.000 euro per singola impresa.
L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale dal 10% al 50% delle spese ammissibili (a seconda della tipologia di spesa, più basso l’aiuto per gli investimenti materiali, più alto quello per consulenze, personale, partecipazione alle fiere).
Domande esclusivamente on line a partire dal 12 marzo ed entro, e non oltre, il 16 aprile 2018 (ore 13).
Qui tutte le informazioni sul sito della Regione all’indirizzo
Lazio/1 – Dieci milioni per l’economia circolare e l’energia rinnovabile
La Regione Lazio spinge sull’economia circolare e sullo sviluppo delle energia rinnovabili rafforzando la competitività delle piccole e medie imprese. Approvato con determinazione 15 dicembre 2017, n. G17436 (supplemento n. 1 al Bur 19 dicembre 2017, n. 101) il bando stanzia 10 milioni di euro a valere sul Por Fesr 2014-2020.
Beneficiarie sono le micro e piccole imprese o le grandi imprese (queste ultime solo per le attività di ricerca e sviluppo).
Nell’ambito della “circular economy” sono finanziate innovazioni di prodotto e di processo che portino a un utilizzo efficiente delle risorse e un trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali, oppure sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua o ancora nuovi modelli di packaging che prevedano l’utilizzo anche di materiali recuperati.
Nell’ambito dell’energia sono finanziate iniziative che prevedano sistemi innovativi e più performanti per la generazione di energia da fonti rinnovabili o innovazioni tecnologiche in ambito “smart grid”. L’incentivo è concesso nella forma di contributo a fondo perduto e finanzia una percentuale delle spese ammissibili variabile a seconda del tipo di iniziativa e della dimensione dell’impresa (le piccole imprese sono avvantaggiate).
La presentazione delle richieste avviene con procedura “a sportello”.
Le richieste di accesso all’agevolazione possono essere presentate esclusivamente per via telematica compilando il Formulario disponibile on-line nella piattaforma GeCoWEB.
Domande fino alle ore 12 del 10 aprile o fino a esaurimento risorse.
Maggiori informazioni sul sito di Lazio Innova.
Lazio/2 – Incentivi per la sostituzione delle caldaie a biomassa
Imprese e privati cittadini del Lazio possono beneficiare del bando diretto alla sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa. La dotazione finanziaria ammonta a 4.850.000 euro.
Gli interventi finanziabili dal bando sono di due tipi: la rottamazione e la sostituzione di vecchi generatori di calore alimentati a biomasse legnose, con generatori di calore alimentati a biomasse legnose a basse emissioni ed alto rendimento o alimentati a gas (metano, Gpl), anche integrati con pannelli o collettori solari termici; oppure l’installazione di elettrofiltri finalizzata alla riduzione delle emissioni di particolato sottile degli impianti a biomasse legnose.
Per ciascuna unità immobiliare è possibile sovvenzionare un intervento composto da una o entrambe le tipologie. Il costo del singolo intervento ammissibile non potrà comunque superare 10.000 euro per la sostituzione della caldaia e 2.000 euro per la installazione di elettrofiltri.L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute per l’intervento.
Le domande vanno presentate solo per via telematica compilando il formulario disponibile online sulla piattaforma Gecoweb , e quindi inviando la domanda e gli allegati richiesti via Pec (posta elettronica certificata) seguendo la procedura descritta nel bando.
Qui le altre informazioni.
Lazio/3 – Garanzia Equity per aumenti di capitale sociale
Disponibili 9,6 milioni di euro per la concessione di una garanzia gratuita su aumenti di capitale sociale effettuati da vecchi e nuovi soci della Pmi, a copertura parziale (50%) del rischio. Destinatari: Pmi che presentino al momento della domanda almeno due bilanci regolarmente approvati.
Qui le altre informazioni.
Abruzzo/1 – Via ai percorsi di alta formazione
Fino al 16 marzo gli universitari abruzzesi intenzionati a collocarsi su un mercato del lavoro altamente professionale possono partecipare al nuovo bando Voucher Alta Formazione. La dotazione finanziaria è di 1,5 milioni di euro, per università, alta formazione in Italia e alta formazione all’estero. È prevista la copertura delle spese per l’anno accademico 2017/2018. Da quest’anno possono partecipare anche gli studenti con età superiore a 35 anni, sebbene sia previsto un criterio di premialità per gli studenti di età inferiore. Nuovo il criterio per la liquidazione del voucher: il raggiungimento del successo formativo. Per ottenere il rimborso è infatti richiesto che gli studenti o gli iscritti ai corsi post universitari ottengano qualifiche o svolgano esami nei tempi definiti. Nel bando è contenuta una tabella che indica i criteri minimi da raggiungere.
Qui tutte le informazioni
Campania, contratti di sviluppo per 325 milioni
Disponibili 325 milioni di euro immediatamente finanziabili per favorire l’attrazione di nuovi investimenti a sostegno di programmi già avviati nei settori dei trasporti, dell’aerospazio, dell’agroalimentare, dell’innovazione e del turismo. Le agevolazioni – contratti di sviluppo (legge 6 agosto 2008, n.133) – sono il frutto di un accordo siglato tra Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Campania e Invitalia (soggetto attuatore). L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro. Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, si riduce a 7,5 milioni di euro. Le procedure prevedono da un anno una Fast Track, che consente di ridurre i tempi per ottenere le agevolazioni, stabilendo l’avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e il completamento degli investimenti entro 36 mesi. Per le domande di accesso è necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia , deve essere regolarmente costituito e iscritto nel Registro delle imprese.
La Basilicata finanzia industria 4.0
Il bando della Regione lanciato con Dgr 21 dicembre 2017, n. 1407 (Bur 1 gennaio 2018, n. 1) e chiamato “Industria 4.0 – Impresa 4.0 agevolazioni per
l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie abilitanti” incentiva gli investimenti ad alta intensità di conoscenza e i cicli d’innovazione rapidi su tecnologie abilitanti (Key Enabling Tecnologies – KETs). La finalità è rilanciare la competitività del sistema lucano in raccordo con gli obiettivi nazionali del Piano Industria 4.0. La misura, per la quale è stanziato un budget di 7.760.000 euro.
Beneficiarie sono tutte le imprese regionali, grandi medie e piccole, con un regime di favore per queste ultime. In particolare si possono chiedere contributi per ottimizzare i processi produttivi; supportare i processi di automazione industriale e sistemi di interconnessione; acquisire servizi di innovazione specialistica e di trasferimento tecnologico all’industria 4.0; sviluppare tecnologie di produzione anche con nuovi materiali a tecnologie avanzate.
Il programma di investimento è articolato in due tipologie di progetti:
1. progetto d’investimenti innovativi finalizzati all’introduzione e allo sviluppo delle tecnologie abilitanti (KETs) dell’industria 4.0;
2. progetto di trasferimento e know-how tecnologico, attraverso servizi altamente qualificati di consulenza tecnico scientifica a sostegno dell’innovazione. L’aiuto, concesso nella forma di contributo in conto impianti non potrà superare i 500.000 euro e l’intensità di aiuto in equivalente sovvenzione lordo (ESL) va dal 50% al 25% con percentuali maggiori per le piccole imprese. Domande fino al 15 aprile 2018 per via telematica attraverso la piattaforma “centrale bandi” sul sito della Regione.
Qui tutte le informazioni
Calabria/1 – Ai Poli di innovazione 32,6 milioni di euro
La Regione Calabria avvicinare il sistema produttivo e il mondo della ricerca con un bando a sostegno delle attività dei Poli di Innovazione e della valorizzazione delle infrastrutture di ricerca territoriali: 32,6 milioni di euro il plafond delle risorse. Le selezioni e i finanziamenti riguardano i soggetti gestori dei Poli di innovazione, strutturati in forma di società consortile o di rete di impresa. Prevede forme di tutoraggio e accompagnamento delle imprese aderenti ai Poli (8, 640 milioni di euro, Azione 1.1.4), mentre per la valorizzazione delle infrastrutture territoriali punta alla realizzazione di nuovi centri di ricerca di interesse per il sistema delle imprese in grado di posizionarsi su circuiti internazionali e al consolidamento delle strutture dei laboratori, anche di nicchia, in risposta a specifiche esigenze del sistema produttivo regionale ed extra-regionale individuate nella Strategia di Specializzazione Intelligente (24 milioni euro, Azione 1.5.1). Per l’azione 1.1.4 la forma del contributo è in conto esercizio, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili per un importo compreso in 1 milione e 80mila euro. Per la 1.5.1 il contributo è in conto capitale per il 65% delle spese ammissibili per importi entro i 3 milioni di euro. Domande a partire dall’11 febbraio.
Qui tutte le informazioni.
Calabria/2- Startup e spin-off in corsa per il bando da 10 milioni
Si rivolge a stratup e spin-off il bando pubblicato in Calabria (Burc n. 121 del 27 novembre 2017), per agevolare la nascita di nuove imprese sul territorio regionale. Prevede 10 milioni di euro divisi in 2 call da 5 milioni ciascuna, per il 2017 e il 2018. E due fasi di intervento: la prima di orientamento, formazione, affiancamento, tutoraggio. La seconda, di concessione di incentivi “de minimis” per l’avvio dell’attività imprenditoriale: sono destinati 3 milioni di euro alle start up, 2 milioni agli spin-off. L’intensità del contributo è del 70% delle spese ammissibili, entro il limite di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Qui tutte le informazioni.
Puglia/1 – Via a Tecnonidi, il fondo da 30 milioni di euro
TecnoNidi in Puglia offre un pacchetto di aiuti per start up tecnologiche o imprese con un’idea innovativa, con un fondo di 30 milioni di euro. Beneficiari, piccole imprese di nuova costituzione o operative da cinque anni al massimo che intendano avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive) o delle “tecnologie chiave” abilitanti individuate dalla Regione nel documento Smart Specialitation Strategy. Le agevolazioni (per importi compresi tra 25.000 e 350.000 euro) si riferiscono a un prestito rimborsabile e a una sovvenzione sia per gli investimenti sia per i costi di funzionamento.
Qui le altre informazioni.
Puglia/2 – Incentivi per rinnovabili e cogenerazione nelle Pmi
Un sostegno alle Pmi arriva dalla Regione Puglia col nuovo bando “Aiuti per la tutela dell’ambiente” lanciato da Puglia Sviluppo Spa.
Il bando stanzia 60 milioni di euro in favore delle microimprese, delle imprese di piccola dimensione e delle medie imprese che intendono realizzare una progetto di investimento finalizzato all’efficientamento energetico, alla cogenerazione ad alto rendimento e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia pari ad almeno il 10% dell’unità locale oggetto di investimento.
Al progetto di investimento vanno obbligatoriamente allegati una diagnosi energetica ex ante e un progetto di fattibilità tecnico-economica nonché una scheda tecnica riassuntiva dei parametri energetici del progetto di fattibilità tecnico economica proposto.
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di 4.000.000 di euro per le medie imprese e di 2.000.000 di euro per le piccole e micro imprese. La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
– 30% mutuo a carico del Fondo efficientamento energetico mutui;
– 40% sovvenzione diretta;
– 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Le imprese interessate possono presentare le domande di agevolazione al soggetto finanziatore convenzionato con Puglia sviluppo Spa o ad un Confidi. Maggiori informazioni sul sito di Sistema Puglia.
Sicilia/1 – Per gli ecosistemi forestali bando da 55 milioni
Copre il 100% delle spese ammissibili, fino a 200.000 euro per iniziative presentate da privati, fino a 500.000 per le domande presentate da privati associati o da comuni, il bando della Regione Sicilia «Aiuti agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali» (misura 8.5 del Psr Sicilia 2014 2020): l’avviso – la cui dotazione complessiva è di 55 milioni di euro – si rivolge a proprietari, possessori e/o titolari pubblici o privati della gestione di superfici forestali, a loro associazioni. L’obiettivo è sostenere iniziative localizzate nelle aree classificate come bosco all’interno di Parchi e Riserve e delle Aree Rete Natura 2000, finalizzate al perseguimento di impegni di tutela ambientale, al miglioramento dell’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Favorende anche gli investimenti volti all’offerta di servizi ecosistemici, alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive. Domande di partecipazione fino al 13 settembre 2018.
Qui il testo del bando.
Sicilia/2 – Premiate le Pmi che guardano all’estero
Sulla Gazzetta siciliana del 12 gennaio 2018 è stato pubblicato il bando che reca incentivi alle Pmi per l’acquisto di servizi di supporto all’internazionalizzazione (decreto 21 dicembre 2017, n. 2925). Lo scopo è quello di agevolare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese finanziando analisi di mercato, studi di fattibilità e business scouting sui Paesi esteri volte ad identificare e sviluppare un percorso d’internazionalizzazione per il proprio business.
La dotazione finanziaria del bando è di 16.013.724,00 euro e beneficiarie sono le piccole e medie imprese siciliane in forma singola o associata. Sono finanziati in particolare costi dei servizi di consulenza per l’internazionalizzazione prestati da consulenti esterni, nonché i costi per eventi internazionali e per attività funzionali allo sviluppo della dimensione internazionale della Pmi ovvero al lancio di prodotti.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale nella misura massima dell’80% dei costi ammissibili. Il contributo massimo concedibile non sarà superiore a 100.000 euro in caso di impresa singola e a 200.000 euro nel caso di progetto presentato in forma associata. Le prenotazioni per la presentazione delle domande dovrà essere effettuata nelportale delle agevolazioni fino alle 14 del 3 marzo. Le domande saranno esaminate con procedura valutativa a sportello.
Qui tutte le informazioni .
Sicilia/3, aiuti per la ristrutturazione delle imprese
Tempi strettissimi quelli fissati dalla Sicilia per gli aiuti alle imprese esistenti per progetti di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale.
La misura 3.1.1-3 «Aiuti alle imprese esistenti e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale» pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 9 febbraio 2018 e stanzia un budget di 30 milioni di euro.
Soggetti beneficiari sono le medie imprese, in forma singola o associata e le micro e piccole imprese, in forma singola o associata, costituite da almeno 5 anni o che siano costituite da meno di 5 anni ma abbiano distribuito utili.
L’aiuto consiste in un contributo a fondo perduto pari al 75% delle spese ammissibili per investimenti in attività materiali e/o immateriali, installare un nuovo stabilimento, ampliare uno stabilimento esistente, diversificare la produzione, ampliare prodotti e servizi, realizzare opere murarie.
Gli investimenti sono indirizzati, tra l’altro, a: ridurre gli impatti ambientali, ampliare la gamma di prodotti e servizi offerti focalizzandosi su quelli meno esposti alla concorrenza internazionale; adottare nuovi modelli di produzione o modelli imprenditoriali innovativi; orientare la produzione verso segmenti di più alta qualità; adottare nuovi modelli organizzativi, di gestione e controllo come i “modelli 231” sulla responsabilità amministrativa delle società per reato dei dipendenti o dei manager; migliorare i tempi di risposta e di soddisfacimento delle esigenze dei clienti; migliorare la sicurezza delle imprese.
Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 30.000 euro e superiore a 250.000 euro. Le domande vanno presentate dalle ore 14 del 12 marzo 2018 fino alle ore 14 del 22 marzo 2018 avvalendosi del portale delle agevolazioni .
La procedura è valutativa a sportello, con valutazione delle domande in base ad un ordine cronologico di presentazione.
Sicilia/4, trenta milioni di euro per aiuti alle imprese
Trenta milioni di euro per il bando «Aiuti alle imprese esistenti e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale» (misura 3.1.1-3): così la Regione Sicilia sostiene medie, piccole e micro imprese attraverso incentivi diretti, finalizzati all’acquisizione di attivi materiali e immateriali per raggiungere un upgrade tecnologico nei settori produttivi tradizionali. Un’agevolazione con contributi in “de minimis” in scadenza, il 22 marzo. Per ciascun progetto approvato, il contributo a fondo perduto è del 75% dei costi ammissibili. Gli investimenti sono finalizzati all’installazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento di uno già esistente, alla diversificazione della produzione, all’aumento di prodotti e servizi, alla realizzazione di opere murarie.
Una commissione valuterà le domande di contributo sulla base dei criteri assegnati e secondo l’ordine cronologico di arrivo. Nello specifico sarà considerata la qualità della proposta progettuale (massimo 25 punti), l’effetto atteso sulla competitività dell’impresa (massimo 15 punti), la cantierabilità dell’iniziativa (possesso di tutte le autorizzazioni e pareri necessari, massimo 25 punti), la sua sostenibilità economico finanziaria (massimo 15 punti).
Qui tutte le informazioni.
Fonte “Il sole 24 ore”