Il diritto alla detrazione Iva scatta, in riferimento alle fatture esigibili nel 2017, entro il 16 gennaio 2018 ovvero, se il documento è ricevuto dopo tale termine, deve essere esercitato al massimo entro il 30 aprile 2018 ovvero il termine di presentazione della dichiarazione Iva relativa al 2017.
Il registro Iva sezionale
Per l’esercizio della detrazione, come specificano le bozze delle istruzioni della dichiarazione di quest’anno, è necessario che le fatture vengano preventivamente registrate. Ovviamente, nell’ipotesi in cui le fatture relative alle operazioni realizzate nel 2017 siano ricevute dopo il 16 gennaio 2018 si rende necessario escludere queste operazioni dalla liquidazione Iva del mese di registrazione che, inevitabilmente, sarà il 2018.
Per gestire tali operazioni le imprese dovranno scegliere se predisporre o meno un apposito registro Iva sezionale, quanto mai opportuno, ad avviso di chi scrive, nella convinzione che tale soluzione presenti maggiori garanzie per la corretta liquidazione periodica dell’Iva e dei connessi riscontri da parte degli organi preposti al controllo, grazie ai meccanismi automatici di registrazione e gestione delle fatture interessate dal cambio normativo che solo tale soluzione può garantire, nonché per ridurre in maniera significativa il rischio fiscale collegato agli errori materiali intrinsecamente connessi a qualsiasi procedura manuale.
Le annotazioni
Questa modalità operativa consente, tra l’altro, di individuare agevolmente le fatture da inserire nella comunicazione dati fatture prevista con cadenza trimestrale (e in particolare da riferire all’ultimo trimestre del 2017), nonché di determinare l’Iva da indicare nella liquidazione periodica del trimestre di riferimento; consente peraltro di ottemperare al combinato disposto degli articoli 25 e 39 del Dpr 633/1972, anche considerando le norme generali e le formalità intrinseche in tema di ordinata tenuta delle scritture e dei libri contabili (articolo 2219 del Codice civile, espressamente richiamato dall’articolo 39 citato).
Ciò in quanto le annotazioni nei registri Iva devono essere effettuate rispettando un ordine cronologico di registrazione attribuendo una numerazione progressiva alle singole annotazioni effettuate in ciascun anno solare.
La chiave primaria
Più in dettaglio, scegliendo di adottare un registro Iva sezionale, il sistema contabile pilota i documenti in base a una chiave primaria e univoca (data fattura anno “n”; data di registrazione contabile anno “n+1”) che indirizza correttamente le fatture al registro creato ad hoc per la gestione delle operazioni effettuate nel 2017.
Una volta identificata tramite la chiave primaria, il sistema contabile in sede di registrazione assegna alla fattura un tipo documento con un protocollo dedicato, utilizzato esclusivamente per il registro sezionale creato ad hoc, e la indirizza in automatico nel registro Iva corretto.
L’alternativa
Sarebbe possibile, in alternativa, registrare le fatture di competenza del 2017 nell’ambito delle registrazioni mensili relative al mese di ricevimento (2018), escludendo i relativi importi dalle liquidazioni mensili e tenendone memoria ai fini dell’inserimento nella dichiarazione Iva nella quale si esercita il diritto alla detrazione (2017). Questa soluzione più pratica, presenta i rischi sopra evidenziati, oltre a non essere in grado di monitorare le fatture differite che saranno riferite al 2017, ma saranno datate 2018.
Fonte “Il sole 24 ore”