Arriva il via libera del ministero dello Sviluppo economico all’aumento del 20% del diritto annuale per gli anni 2018 e 2019 per nove Camere di commercio. È quanto prevede il decreto datato 2 marzo 2018 e pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri . Sono interessate le Camere di commercio di Arezzo, Lucca, Maremma e Tirreno, Massa Cararra, Palermo-Enna, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Un elenco che si va ad aggiungere alle 79 Camere di commercio già autorizzate da un decreto dello scorso anno ad aumentare i diritti del 20% per il triennio 2017-2019.
I rincari sono finalizzati a finanziare una serie di progetti indicati nelle delibere approvate dai Consigli camerali in questione. Anche per questo il Dm Sviluppo economico stabilisce che i soggetti autorizzati sia nella precedente che in questa tornata siano tenuti a presentare un rapporto dettagliato sui risultati dei singoli progetti, allegando la rendicontazione dei costi sostenuti per la realizzazione degli stessi con il visto del presidente del collegio dei revisori. Qualora, invece, le Camere di commercio affidino alle loro aziende speciali o ad unioni regionali la realizzazione di attività o parte di esse relative ai singoli progetti, la rendicontazione di tali risorse dovrà essere inviata alla Camera di commercio con il visto del presidente del collegio dei revisori della azienda speciale o dell’unione regionale.
Il versamento del conguaglio
L’aspetto probabilmente di maggior interesse operativo per le imprese e i professionisti che le assistono riguardano il conguaglio da versare nel caso in cui si sia già provveduto a “pagare” il diritto annuale. Il Dm Sviluppo economico precisa, infatti, che il termine per saldare la differenza entro il versamento degli acconti in scadenza il 30 novembre (ad eccezione delle società il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno solare, che effettuano il versamento della seconda rata d’acconto entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese dello stesso periodo d’imposta).
Fonte “Il sole 24 ore”