Fattura elettronica con invio in due tempi

di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce

La trasmissione e l’indirizzamento della fattura elettronica impongono, alla luce dei provvedimenti dell’agenzia delle Entrate del 30 aprile (circolare 8/E e provvedimento 89757 ), delle scelte immediate sia da parte dell’emittente che del destinatario. Questi due momenti vanno distinti, perché l’invio della fattura elettronica da parte dell’emittente è indipendente dal canale di ricezione scelto dal destinatario, mentre il recapito è fortemente influenzato dalle scelte del cessionario/committente, anche se è sempre possibile attraverso un codice convenzionale semplificare le procedure.

Trasmissione

In fase di invio della fattura elettronica al Sistema di interscambio (Sdi), attori del processo sono emittente o trasmittente, se diverso dal primo, ed il sistema stesso. Una volta predisposta la fattura elettronica, il file generato può essere trasmesso a Sdi utilizzando, in alternativa, una casella di Pec, i servizi informatici messi a disposizione e cioè una procedura web, un’applicazione utilizzabile da dispositivi mobili o un software da installare su personal computer.

Questi canali non necessitano di alcun accreditamento preventivo a Sdi, a differenza del caso in cui l’emittente intenda avvalersi di un sistema di cooperazione applicativa (Sdicoop) o di sistemi di trasmissione dati tra terminali remoti basati su protocollo ftp. Per questi due canali l’accreditamento permette di impostare le regole tecniche di colloquio tra le infrastrutture informatiche dell’emittente e quelle di Sdi.

Recapito

Il recapito al cessionario/committente avviene con le modalità già descritte per la trasmissione da parte dell’emittente. L’unico canale non utilizzabile in ricezione, ma previsto al contrario per l’invio, è quello che si avvale dei servizi informatici, e quindi la procedura web o l’app da mobile. Mentre anche per la ricezione tramite sistemi di cooperazione applicativa o su protocollo ftp è necessario il preventivo accreditamento a Sdi da parte del destinatario delle fatture.

Indirizzamento

Per individuare su quale canale indirizzare la fattura, il Sistema di interscambio verifica innanzitutto se il ricevente ha provveduto alla preregistrazione, indicando le modalità con cui intende ricevere i documenti. In questo caso, il ricevente elegge di fatto un indirizzo telematico, e cioè una casella di Pec o il codice destinatario attribuitogli a seguito dell’accreditamento derivante dall’utilizzo di servizi di cooperazione o di protocolli ftp.

In caso di utilizzo del servizio di registrazione, il sistema indirizzerà sempre fatture e note di variazione all’indirizzo telematico registrato, prescindendo da quanto indicato nel campo «codice destinatario» dall’emittente. Se la fattura non è recapitabile per cause tecniche non imputabili a Sdi, ad esempio in caso di casella Pec piena o non attiva o di canale telematico non attivo, il documento viene messo a disposizione del cessionario/committente nella sua area riservata del sito web dell’agenzia delle Entrate.

In questa ipotesi, il cedente/prestatore è tenuto a comunicare al suo cliente, per vie diverse da Sdi, che l’originale della fattura è disponibile in tale area. Se al contrario il destinatario non ha utilizzato il servizio di registrazione, l’emittente è tenuto a compilare il campo «codice destinatario» indicando il codice comunicato dal cessionario/committente quando ha accreditato un canale a Sdi oppure il codice convenzionale a sette zeri e compilando il campo Pec destinatario comunicatogli dal destinatario.

Se la Pec non è stata comunicata o la fattura è destinata a contribuenti in regime di vantaggio, forfettari o produttori agricoli va compilato il codice convenzionale a sette zeri e la fattura viene messa a disposizione nella loro area riservata con necessità dell’emittente di comunicare che l’originale del documento è a disposizione in tale area. Se destinatario è invece il consumatore finale, oltre al codice convenzionale l’emittente deve compilare il codice fiscale del cessionario/committente. Il cedente/prestatore dovrà consegnare direttamente al cliente una copia informatica o analogica della fattura, comunicando inoltre la disponibilità della stessa nell’area riservata del sito web dell’agenzia delle Entrate, dove il sistema gli metterà a disposizione un duplicato informatico.

Fonte “Il sole 24 ore”