29 Ottobre 2014
Assunzioni. Sale lo sgravio INPS
Premessa – Nuovo tetto massimo per le assunzioni a tempo indeterminato. Infatti, secondo l’ultima versione del testo del Ddl Stabilità 2015 – che sta proseguendo il suo iter legislativo per la conversione in legge – il Governo ha incremento da 6.200 euro a 8.060 euro lo sgravio totale dei contributi INPS fruibili. Ciò porterebbe (sempre secondo fonti governative) a 790mila nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2015, alle quali, aggiungendo anche i 210 mila contratti che potranno usufruire di una riduzione parziale degli oneri sociali, i rapporti di lavoro agevolabili salgono a un milione.
Sgravio contributivo – Si rammenta che il Ddl Stabilità 2015 garantisce la totale decontribuzione in favore dei datori di lavoro i quali intendono assumere, nel periodo 1° “gennaio-dicembre 2015”, nuovi lavoratori a tempo indeterminato. L’importo massimo agevolabile, come precisato in premessa, sale a 8.060 euro e ha durata triennale (36 mesi). Ad essere agevolate sono esclusivamente le assunzioni dei datori di lavoro del settore privato, con esclusione del settore agricolo. L’agevolazione, inoltre, non varrà per: i lavoratori domestici e per gli apprendisti. Restano altresì escluse le assunzioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti sono stati occupati con contratto a tempo indeterminato “presso qualsiasi datore di lavoro” e non spetta alle persone che abbiano già avuto benefici su assunzioni a tempo indeterminato. Ne consegue che il lavoratore assunto deve essere alla ricerca di prima occupazione o disoccupato da almeno sei mesi o con contratti di lavoro diversi da quello standard a tempo indeterminato. Inoltre, l’agevolazione non è accessibile per i lavoratori che fanno parte di imprese collegate o controllate; inoltre, il nuovo bonus non è cumulabile con altri sgravi o riduzioni contributive.
Sgravio contributivo – Si rammenta che il Ddl Stabilità 2015 garantisce la totale decontribuzione in favore dei datori di lavoro i quali intendono assumere, nel periodo 1° “gennaio-dicembre 2015”, nuovi lavoratori a tempo indeterminato. L’importo massimo agevolabile, come precisato in premessa, sale a 8.060 euro e ha durata triennale (36 mesi). Ad essere agevolate sono esclusivamente le assunzioni dei datori di lavoro del settore privato, con esclusione del settore agricolo. L’agevolazione, inoltre, non varrà per: i lavoratori domestici e per gli apprendisti. Restano altresì escluse le assunzioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti sono stati occupati con contratto a tempo indeterminato “presso qualsiasi datore di lavoro” e non spetta alle persone che abbiano già avuto benefici su assunzioni a tempo indeterminato. Ne consegue che il lavoratore assunto deve essere alla ricerca di prima occupazione o disoccupato da almeno sei mesi o con contratti di lavoro diversi da quello standard a tempo indeterminato. Inoltre, l’agevolazione non è accessibile per i lavoratori che fanno parte di imprese collegate o controllate; inoltre, il nuovo bonus non è cumulabile con altri sgravi o riduzioni contributive.
La stima – Dato che l’incentivo è pieno per retribuzioni imponibili ai fini previdenziali fino a circa 26 mila euro su base annua, in base ai dati INPS sulle classi di retribuzione sono stimati in circa 790mila i contratti per cui i datori di lavoro potranno beneficiare dello sgravio totale dei contributi previdenziali a loro carico essendo questi inferiori al limite massimo di 8.060 euro annui e in circa 210 mila i contratti per cui i datori di lavoro potranno beneficiare dello sgravio entro il tetto di 8.060 euro. Il Governo, dunque, stima un notevole effetto incentivante verso il tempo indeterminato, con riduzione delle altre più costose tipologie di assunzione a contribuzione piena, come il tempo determinato.