Pos: l’introduzione di penalità per chi è inadempiente

10 Novembre 2014
Ancora novità per i pagamenti attraverso il Pos. Questa volta però si parla di sanzioni e interdizioni per gli inadempienti.

L’obbligo di dotarsi del Pos nasce dall’articolo 15, comma 4 e 5 del decreto sviluppo-bis del 2012 (D.L. 179), il quale prevede che «i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231».

A riaprire la questione sui pagamenti mediante carte di debito è stato il sottosegretario al Ministero dell’economia, Enrico Zanetti, che rispondendo a una domanda di Giovanni Paglia, ha spiegato lo stato delle misure adottate, al fronte degli impegni che il governo si è assunto (con la risoluzione 8-00070, approvata il 29 luglio) in merito all’abbattimento dei costi fissi del Pos e sull’ulteriore proroga di 12 mesi per le transazioni gratuite presso le pompe di benzina e i tabaccai.
Zanetti fa riferimento ai lavori del tavolo sulla diffusione delle transazioni con carte di pagamento, presso il Mise, con Banca d’Italia e Ministero dell’economia.

I lavori in atto porteranno, secondo il sottosegretario, alla realizzazione di un monitoraggio degli effetti sul mercato sia in termini di volumi sia di prezzi e valuteranno “la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza”. La cui mancanza è stata interpretata come un “tacito permesso” a non adempiere.

Attualmente installare il Pos ha un costo fisso che va dai 25 ai 180 euro l’anno, legato all’installazione dell’apparecchio, senza contare il costo variabile per ogni singola transazione. Per tale motivo, il sottosegretario ha annunciato che è «allo studio un’ipotesi di proposta normativa agevolativa che potrebbe essere strutturata attraverso il meccanismo del credito di imposta (a regime)». È da tenere in considerazione comunque che la misura di defiscalizzazione dovrà avere una copertura finanziaria pari all’intensità dell’agevolazione.

Per quanto attiene i pagamenti con carta di credito per i carburanti, non vi sarà un periodo ulteriore di gratuità delle commissioni alla pompa di benzina.
D’altra parte, l’azzeramento introdotto con la Legge 183/2011 (articolo 34, comma 7) è stato poi cancellato dal D.L. 201/2011 con decorrenza dalla data di pubblicazione del D.M. 51/2014.
Non si parla, invece, dei tabaccai, che nella vendita di valori bollati hanno un aggio così basso che spesso è inferiore al costo della commissione per l’uso del Pos.

Autore: Redazione Fiscal Focus