18 Febbraio 2015
Milleproroghe approvato alla Camera
- Premessa – La legge di conversione del decreto legge Milleproroghe ha ottenuto il via libera dalla Camera nella serata di ieri, adesso è necessario che entro il 1° marzo il testo venga approvato dal Senato. Le principali novità introdotte riguardano lo slittamento al 2015 per il “vecchio” regime dei minimi, il blocco dell’aumento Inps per le partite Iva e la proroga della rateazione delle cartelle di Equitalia.
Bloccato aumento Inps per le Partite Iva – Approvato anche l’emendamento che prevede il blocco al 27,72%, per il terzo anno consecutivo dell’aumento previsto dell’aliquota contributiva Inps per le partite Iva, grazie alla copertura di 120 milioni di euro individuata dal governo. L’aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumenterà gradualmente nei prossimi anni: salirà al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017.
Sfratti, mini proroga di 4 mesi – Arriva inoltre una sorta di “mini-proroga” per 4 mesi del blocco degli sfratti: la riformulazione di diversi emendamenti al Milleproroghe prevede che il giudice possa “disporre la sospensione dell’esecuzione” dello sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”.
Proroga rateazione Equitalia – Prevista, inoltre, la possibilità per i contribuenti decaduti da un precedente piano di rateazione con Equitalia di accedere nuovamente alla negoziazione dilazionata del pagamento. Nel dettaglio il testo di legge prevede la possibilità di richiedere la concessione di un nuovo piano, fino a un massimo di 72 rate mensili, alla luce dell’esperienza positiva maturata lo scorso anno con il D.L. n. 66/2014. Viene inoltre previsto che a seguito della richiesta di rateazione non possano essere avviate nuove azioni esecutive. Nella relazione illustrativa si legge che “il periodo di scadenza per la concessione viene prorogato per la decadenza dal 22 giugno 2013 al 31 luglio 2015, mentre per la relativa richiesta dal 31 luglio 2014 al 31 luglio 2015”. Il nuovo piano non sarà prorogabile e ne è prevista la decadenza in caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive.
Rientro ‘cervelli’ – Prorogati, infine, di altri due anni (quindi fino al 31.12.2017) gli incentivi per il rientro in Italia dei lavoratori ex L. 238/2010.
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