Una delle novità introdotte dalla Legge dì Stabilità 2016 riguarda l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta anche per giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici diffusi on line. E’ quanto previsto dall’attuale art. 44 del disegno di Legge di Stabilità 2016 approvato nel Consiglio dei Ministri dello scorso 15.10.2015.
Il precedente intervento del Legislatore – Con Il co. 667 della Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014) era stato disposto che “ai fini dell’applicazione della tabella A, parte II, numero 18), allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, sono da considerare libri tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica”.
Con la richiamata disposizione dunque si forniva una interpretazione autentica di ciò che è da considerarsi libro. Con il citato intervento legislativo si provvede ad estendere l’aliquota ridotta, a partire dal 1° Gennaio 2015, ai libri (ma non anche le altre pubblicazioni editoriali, prive del codice Isbn) veicolati tramite mezzi di comunicazione elettronica, ossia diffusi on line.
Di conseguenza, l’aliquota IVA del 4% è stata applicata dal 1° gennaio 2015 ai libri elettronici ai sensi della normativa italiana, in riferimento esclusivamente alle prestazioni territorialmente rilevanti in Italia. Da evidenziare che la suddetta misura contrasta con l’art. 98, par. 2, della direttiva 2006/112/Ce. La richiamata disposizione consente agli Stati membri di applicare aliquote ridotte unicamente alle operazioni relative a determinati beni e servizi specificamente indicati nell’allegato III alla direttiva stessa. In tale elenco non sono compresi gli e – book.
L’estensione dell’aliquota ridotta ai quotidiani on line – Con il nuovo intervento Legislativo si mira ad estendere l’aliquota ridotta non solo ai libri diffusi elettronicamente, così come previsto dalla Legge di Stabilità 2015, ma anche ai giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, e periodici diffusi on line.
Gli effetti della nuova misura – Con tale intervento si vuole raggiungere il principale effetto di ridurre i costi: questo perché allo stato attuale le pubblicazioni on line in questione scontano l’aliquota IVA ordinaria (22%). Con l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta (4%) si otterrebbe una riduzione del prezzo dei prodotti editoriali on line, visto che l’Iva è assolta a monte dall’editore ma si scarica a valle sul prezzo per i consumatori.
Il precedente intervento del Legislatore – Con Il co. 667 della Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014) era stato disposto che “ai fini dell’applicazione della tabella A, parte II, numero 18), allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, sono da considerare libri tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica”.
Con la richiamata disposizione dunque si forniva una interpretazione autentica di ciò che è da considerarsi libro. Con il citato intervento legislativo si provvede ad estendere l’aliquota ridotta, a partire dal 1° Gennaio 2015, ai libri (ma non anche le altre pubblicazioni editoriali, prive del codice Isbn) veicolati tramite mezzi di comunicazione elettronica, ossia diffusi on line.
Di conseguenza, l’aliquota IVA del 4% è stata applicata dal 1° gennaio 2015 ai libri elettronici ai sensi della normativa italiana, in riferimento esclusivamente alle prestazioni territorialmente rilevanti in Italia. Da evidenziare che la suddetta misura contrasta con l’art. 98, par. 2, della direttiva 2006/112/Ce. La richiamata disposizione consente agli Stati membri di applicare aliquote ridotte unicamente alle operazioni relative a determinati beni e servizi specificamente indicati nell’allegato III alla direttiva stessa. In tale elenco non sono compresi gli e – book.
L’estensione dell’aliquota ridotta ai quotidiani on line – Con il nuovo intervento Legislativo si mira ad estendere l’aliquota ridotta non solo ai libri diffusi elettronicamente, così come previsto dalla Legge di Stabilità 2015, ma anche ai giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, e periodici diffusi on line.
Gli effetti della nuova misura – Con tale intervento si vuole raggiungere il principale effetto di ridurre i costi: questo perché allo stato attuale le pubblicazioni on line in questione scontano l’aliquota IVA ordinaria (22%). Con l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta (4%) si otterrebbe una riduzione del prezzo dei prodotti editoriali on line, visto che l’Iva è assolta a monte dall’editore ma si scarica a valle sul prezzo per i consumatori.