Il nuovo approccio all’evasione fiscale

Fiscal Focus – A cura di Antonio Gigliotti

Si mira ad incentivare gli adempimenti spontanei

Il fenomeno dell’evasione fiscale assume nel nostro paese dimensioni molto rilevanti. Le istituzioni, e in primo luogo il Governo, attuano un impegno costante ai fini dell’individuazione di obiettivi e di indirizzi di politica fiscale. L’evasione, infatti, comporta effetti economici negativi sotto diversi e importanti profili: determina effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse, interferisce con la libera concorrenza dei mercati ed è sinergicaalla corruzione e alla criminalità economico/organizzata.

Con il comunicato stampa n°213 del 26/10/2015, il MEF ha voluto mettere in risalto la lotta all’evasione intrapresa dal Governo, nonché, il ruolo cruciale svolto dall’Agenzia delle Entrate; le competenze maturate e consolidate dal personale e dalla dirigenza costituiscono un patrimonio che il Governo intende salvaguardare. Lo spirito di dedizione e l’esecuzione dei doveri d’ufficio lontano dai riflettori che il personale ha mostrato in tante occasioni deve continuare a essere di esempio per chiunque operi al servizio del cittadino e dell’interesse pubblico. Vengono messe in risalto le principali iniziative messe in atto dal Governo al fine di contrastare l’evasione fiscale, quali:

  • riforma fiscale su delega del Parlamento. Il Governo ha dato attuazione alla delega fiscale (L. 23/2014) modificando la normativa rendendola più efficace, al fine di prevenire comportamenti abusivi e ridurre margini di interpretazione; in un contesto di maggiore chiarezza l’amministrazione fiscale svolge un ruolo nuovo, che si basa su un rapporto di confronto con il cliente e non di solo applicazione coatta di sanzioni;
  • l’incrocio delle banche dati. Con la legge di stabilità per il 2015 sono state introdotte le norme per il cosiddetto “controllo cambia-verso” che promuovono l’incrocio delle banche-dati, grazie al quale l’Agenzia delle Entrate può segnalare ai contribuenti problemi di adempimento prima di attivare il processo sanzionatorio, al fine di incentivare l’adempimento spontaneo;
  • fatturazione elettronica. L’obbligo di fatturazione elettronica introdotto nei confronti delle pubbliche amministrazioni centrali nel giugno 2014 ed estesa a tutte le pubbliche amministrazioni a marzo del corrente anno.
  • reverse charge e split payment. L’introduzione di queste modalità di versamento dell’IVA a decorrere dall’1 gennaio 2015 ha consentito all’erario di registrare un maggior gettito di questa imposta stimato nell’ordine di 1 miliardo di euro nell’anno;
  • voluntary disclosure. Lo strumento che consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Amministrazione finanziaria la violazione degli obblighi di monitoraggio.

E’ giusto segnalare con fierezza le misure poste in essere dal Governo, ma lo è altrettanto evidenziare come ancora oggi secondo i dati della Corte dei conti di Roma e quelli del parlamento europeo, in Italia l’evasione fiscale vale circa il 30% del Prodotto interno lordo, ovvero la misura della ricchezza di un Paese.